C ari amici,
Siamo al 27 di Gennaio, da otto giorni siamo sotto il cielo dell’Acquario, il clima è freddo, siamo in uno stato di semi isolamento, i nostri politicanti a Roma giocano con i colori, e quindi abbiamo tempo per scrivere, leggere e speculare.
Oggi è il giorno della memoria, non c’è TV o media che non ce lo ricordi, la serata sarà come sempre occupata da film sull’olocausto, in libreria le vetrine si riempiono di libri di Primo Levi, ma esattamente cosa ci dobbiamo ricordare oggi? È presto detto: ci dobbiamo ricordare la natura folle dell’essere umano che per rincorrere delle ideologie bislacche non fa altro che dare contro al massimo bene, che è la vita.
Pensiamoci un istante, ogni nostro sforzo è finalizzato alla conservazione, prolungamento della vita, mangiamo, beviamo, dormiamo, ci curiamo, studiamo per accrescere il tempo per stare su questa Terra. Ci riproduciamo per continuare la vita, agiamo sempre in funzione di essa, ma poi per un disagio interiore, ci facciamo abbindolare da misteriosi impulsi distruttivi e pare non cerchiamo altro che il motivo per scannarci tra di noi.
Potrei capirlo se noi fossimo carnivori, ma per Giove, siamo onnivori e per di più non antropofagi.
Fateci caso: ogni ideologia, religione, non fa altro che predicare il “Bene”, ma per realizzarlo passa attraverso il male. Un curioso percorso non vi pare?
Pertanto io dico che oggi si deve si ricordare la follia umana espressa con il simbolo dell’orrore dei campi di sterminio della seconda guerra mondiale, ma anche come monito e come campanello d’allarme perché la civiltà non ritorni sulle medesime strade.
Il perché della rimembranza odierna è noto a tutti, avete sentito ripetere all’infinito che come oggi nel 1945 le truppe sovietiche entrarono nel Lager di Aushwitz in Polonia e misero fine ad uno dei luoghi più assurdamente atroci che mente umana abbia mai concepito.
Siccome io son un po’ eccentrico mi pongo spesso delle domande, alle quali, ovviamente, non riesco a dar una risposta, ma sovente son caratterizzate da innumerevoli risposte e generatrici di altri interrogativi, quindi oggi mi chiedo: Ma l’uomo odierno cosa ha imparato da questo evento storico?
A me pare nulla, dato che demonizza chi negli anni ’40 del ‘900 faceva scempio di Ebrei, Omossessuali, Cristiani, Oppositori politici, Massoni, Zingari e Preti ed oggi apre le porte a filosofie e religioni che predicano la stessa cosa, lo stesso odio verso le stesse persone, non solo a parole ma anche nei fatti!
Ma ora volgiamo l’attenzione altrove:
Come oggi nel 1302 i fiorentini buttarono fuori dalla città per due anni il povero Dante Alighieri a causa della sua faziosità politica, era iscritto alla corrente guelfa dei Bianchi, e per il fatto che era nella gilda degli speziali, ovvero dei farmacisti, e si vede che in quei giorni i farmacisti non risultavano simpatici……… Pertanto lo esiliarono e lui si vendicò inserendo nel sul Inferno buona parte degli avversari politici, gli odiati guelfi Neri. Perbacco che Dante fosse un farmacista non credo ve lo ricordavate dai tempi di scuola.
Non è proprio così, ma è bello pensare a Dante con il camicie dietro al bancone che vende supposte e pomate.
Nel 1901 morì il grande compositore di Busseto, Giuseppe Verdi, ma la giornata odierna è comunque baciata dalle muse, infatti come oggi nel 1756 nasceva a Salisburgo il grandissimo Wolfgang Amadeus Mozart!
E dato che io son sempre alla ricerca del inutile e faceto, mi piacerebbe condividere oggi con voi un piccolo nesso di nessun valore o quasi:
Mi domandavo: ma da dove ci piove questo nome assai strano e dalla pronuncia gutturale che è Wolfgang, che noi latini abbiamo ulteriormente abbruttito con il cacofonico Volfango?
Ebbene cari amici, questo termine ha origine nelle fredde terre del Nord, in un tempo in cui la magia si fondeva con la quotidianità, in un tempo in cui gli spiriti naturali non erano relegati negli angoli dell’umana vita, erano i tempi in cui ogni segno della natura era un messaggio divino.
Osserviamo bene questo nome: Wolfgang, e subito ci appare l’animale totemico del Lupo, Wolf nelle lingue germaniche, e poi la parola “gang”, che vuol dire, passaggio, percorso, ma anche muoversi camminando, pertanto scopriamo che abbiamo a che fare con qualcosa o meglio, con qualcuno, che si muove o che cammina come un Lupo.
Curioso non vi pare?
Che questo indichi una particolare dote nella caccia? O magari nel combattere come la nota belva? O che ci voglia introdurre nel mondo della Licantropia?
Proviamo a pensare: Un’Europa antica, nordica, ricoperta da foreste e quindi misteriosa, popolata da creature pericolose come lupi ed orsi, cinghiali e uri, dove l’uomo doveva combattere contro un clima ostile, e una natura che lo vedeva preda. Quindi è facile supporre che in tale situazione, uomini dotati di capacità superiori alla media venissero identificati con l’animale le cui doti più assomigliavano.
Abbiamo retaggio di questo fatto anche in atri nomi di quel mondo: Ulfila, Wolfram, ed anche Adolfo, si si avete letto bene, Adolfo, nome oggi più o meno scomparso poiché identificabile con il dittatore Nazista di cui poco sopra, ma che ha radice anche questo nel nome Lupo, Adhan Wolf ovvero Lupo supremo. Nomen Omen dicevano i latini e difficilmente si sbagliavano.
Andiamo a curiosare altrove:
Nel 1880 Edison brevettò la lampadina ad incandescenza, quella che usiamo ancora oggi, e che pare abbia i giorni contati, visto l’arrivo del meno dispendioso energeticamente parlando LED, la leggenda vorrebbe che per creare il filamento della prima lampadina, abbia usato un filo carbonizzato del ventaglio della sua amante.
Perché Edison non poteva avere una amante?
Sempre come oggi, nel 1922 moriva a Catania lo scrittore Verista Giovanni Verga, ammetto che la sua prosa non mi è mai piaciuta.
Oggi ricorre la festività di Santa Angela Merici, patrona di Desenzano sul Garda, fondatrice dell’istituto delle Orsoline, creato per l’educazione delle fanciulle, la si ricorda nell’immaginario iconografico collettivo, come una giovanetta che sale una scala poggiata in terra, ma che svanisce tra le nubi. Indicando così il suo cammino di ascesi spirituale.
Ciao ciao
CS